SCREENING GRATUITO EPATITE C – Asst Rhodense

Prosegue la campagna “screening gratuito per HCV”  anche per tutto il 2024!

Regione Lombardia promuove ed ha attivato lo screening gratuito per l’identificazione dell’infezione da HCV – Epatite C che può essere fatto in Asst Rhodense gratuitamente per tutte le persone nate tra il 1969 e il 1989 (che non siano mai stati trattati per Epatite C in precedenza).

Lo screening è offerto a tutti i cittadini che accedono ai punti prelievo afferenti alla ASST Rhodense, o presentandosi spontaneamente negli orari di apertura dei punti prelievo oppure in concomitanza con un prelievo ematico programmato, senza prescrizione aggiuntiva. L’esito potrà essere ritirato dal cittadino con le modalità consuete.

Il test prevede un prelievo di sangue standard (da vena periferica) per la ricerca degli anticorpi anti-HCV e  identifica pazienti affetti da epatite C, permettendo quindi di eseguire una diagnosi precoce e avviare i pazienti alla cura di tale infezione. Il trattamento dell’epatite C consente anche di prevenire lo sviluppo di una malattia del fegato e delle sue complicanze (cirrosi, tumore del fegato).

Si riporta qui il dettaglio dei punti prelievo ospedalieri e territoriali dove è possibile effettuare lo screening, tra cui i punti prelievo di San Pietro all’Olmo (Piazza dell’Olmo 1 – Lunedì dalle ore 7:30-10:00) e di Cornaredo (in Piazzetta Europa 15, dal lunedì al venerdì 7:30-10:00).

 

Che cosa è l’Epatite C?

L’Epatite C è un’infezione causata dal virus dell’Epatite C (HCV) che colpisce il fegato, causandone un’infiammazione che tende a cronicizzare.
L’infezione spesso è asintomatica per molto tempo, ma può condurre progressivamente alla formazione di cicatrici nel fegato (fibrosi) ed infine alla cirrosi.
Fibrosi e cirrosi epatica rappresentano i fattori di rischio più importanti per lo sviluppo del tumore epatico. Il virus dell’epatite C è una minaccia silenziosa in quanto, in gran parte dei casi, la malattia non dà segno di sè fino agli stadi più avanzati (cirrosi e tumore), quando la terapia diventa difficile. La diagnosi precoce è importante: diagnosticare e trattare l’epatite C in fase iniziale impedisce la progressione della malattia ed evita le complicanze delle fasi avanzate, quali la cirrosi, il tumore al fegato e altri disturbi gravi.

Fino al 2015, in Italia moriva 1 persona ogni 30 minuti per le conseguenze di questa patologia. Si calcola che nel nostro Paese tra l’1% e 1,5% circa della popolazione ne sia affetta (circa 150.000 con infezione da HCV in Lombardia e oltre 50.000 sono già state trattate con successo). Oggi, fortunatamente, sono disponibili cure con farmaci che, somministrati per via orale per 8-12 settimane, portano alla guarigione in oltre il 95% dei casi. Molti casi però rimangono non diagnosticati. (fonte Asst-Rhodense)

Per saperne di più è possibile consultare la locandina e la brochure.

Bisogno di altre info?

È  possibile l’informativa completa collegandosi direttamente al sito dell’ASST Rhodense oppure collegandosi al seguente link: http://www.asst-rhodense.it/inew/nuovo-sito/home/HCV/index.html.